Il nome "Il Picchio Nero" nasce ufficialmente nel 2015, dalla volontà di esprimere concettualmente il mio amore per la lavorazione del legno e un forte legame con la natura. Difatti, da ex ebanista, ho sempre amato lavorare il legno, passione sicuramente trasmessami da mio nonno fin da quando ero molto piccolo, e affinata negli anni, con altri maestri.
Sono fondamentalmente un curioso e un perfezionista, tratti caratteriali che mi spingono costantemente alla ricerca e l‘approfondimento. Penso che ciò abbia avuto grande peso nella mia decisione di un totale cambio di rotta, dopo aver realizzato, quasi per gioco, le mie due prime pipe. Lavori concettualmente e fattivamente errati, certo, ma che accesero in me, la volontà di sviscerare l‘oggetto pipa.
Alla ricerca di qualcuno che potesse insegnarmi, riuscii a conoscere l‘artigiano presso il quale, per due anni, sei ore al giorno, ho mosso i miei primissimi passi nel mondo del pipemaking.
Il desiderio di creare un mio stile, una mia personale cultura, un mio adeguato metodo, per proseguire il cammino, mi portarono a cernere ciò che mi serviva dei due anni di apprendistato, fare tabula rasa di tutto il resto e ricominciare da zero, cimentandomi nelle forme classiche. è un meccanismo che attuo continuamente: studio, approfondisco, colgo ciò che mi serve e ricomincio con nuove nozioni e competenze. Infatti, ad oggi, produco pipe classiche ma anche tante forme libere, interpretando concetti della scuola danese, stile che considero un ottimo banco di prova per testare le nuove nozioni apprese e che più si confà alla mia visione personale.
Realizzo pipe in radica di erica, bog oak (morta) e ulivo. Amo donare un accento estetico alle mie creazioni, tramite l‘accostamento di inserti realizzati con essenze di pregio o altri materiali di altrettanta preziosa qualità. L‘evoluzione delle mie pipe, così come la mia, da artigiano, è tutt‘oggi in atto. Punto a una crescente completezza tecnica e a un prodotto che possa accostarsi sempre più al concetto di eccellenza. Considero la pipa una forma d‘arte, certo, tuttavia soggetta a leggi ben precise della fisica.
Un oggetto semplice ma tutt‘altro che facile da realizzare: complesso, nel suo essere essenziale.
Importanza fondamentale l‘hanno una precisa tecnica di foratura, alla base della corretta meccanica di ogni pipa, unitamente ai giusti rapporti, il bilanciamento, l‘esecuzione del bocchino con spessori adeguati al comfort ottimale.
Non di meno conta l‘estetica, la lettura e interpretazione del legno, l‘armonia delle forme, gli accostamenti cromatici e, ciò che per me ha una grande importanza, la lucentezza e la continuità del riflesso lungo la pipa. La luce non mente mai: il riflesso che non presenta interruzioni, che segue costantemente le forme, che non spezza le sue linee lungo il corpo dell‘oggetto, è sinonimo di pulizia nell‘esecuzione.